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E’ davvero raro incontrarli, e se accade, è solo verso sera, quando il sole comincia la sua stanca discesa dietro le cime dei monti.

Vivono nei boschi. Sono spiriti antichi e molto saggi, e amano il silenzio della notte perché è in quel silenzio che si possono ascoltare le parole più vere.

Se avrai il privilegio di incontrarne uno, salutalo con cortesia, ci tengono molto alle buone maniere, e gradiscono le persone educate.

Se poi ti dirà il suo nome, allora sarai davvero fortunato: vuol dire che ti ha preso in simpatia.

Si racconta che possano esaudire i desideri…

Antica pianta millenaria, ricca di simbologia e storia, il Tasso rappresenta la perseveranza, intesa come la capacità di continuare, di andare avanti, nonostante le avversità e i problemi.

Il Tasso rappresenta anche la morte, quel sonno eterno dal quale ci si risveglia trasformati, rigenerati. Come la Bella Addormentata delle fiabe che si addormenta per risvegliasi ad una vita nuova.

Il cambiamento avviene in noi solo quando siamo determinati ad ottenerlo, e lo Spirito Saggio del Tasso ti esorta a non temere di lasciare morire qualcosa, qualcosa di te, delle tue relazioni, del tuo lavoro, per lasciare posto al nuovo.

Perseveranza, è il suo messaggio.

La leggenda dice che la perseveranza del Tasso è riferita anche agli amori predestinati, dove solo la tenacia degli innamorati consente loro di restare uniti. Nel mito di Tristano e Isotta, i due giovani, vittime di un filtro di amore, non possono amarsi perché Isotta è già sposata con il cugino di Tristano, il re Marco di Cornovaglia.

Ma non possono rinunciare l’una all’altro e continuano ad incontrarsi segretamente e in ogni modo. Alla loro  morte, vengono seppelliti, divisi, ai due lati opposti della Cappella del Castello di Tintagel e dai loro sepolcri nascono dei Tassi, che il re Marco, taglia continuamente, ma invano.

Infine anche il re si arrende al potere dell’amore oltre la morte, e i due alberi crescono rapidamente e raggiungono la volta e, arcuandosi, si intrecciano per sempre . Spiriti della Natura – J. Matthews e W. Whorthington

Quante storie può raccontare un vecchio albero? Pioppi, Tassi, Ontani… ogni pianta ha memorie millenarie che custodisce nella quiete delle sue radici.

Storie dei propri avi. Storie dei padri e delle proprie madri. Storie di uomini che un giorno si sono riposati appoggiati al loro forte tronco e hanno sognato.

Lo sapete no? Gli alberi vedono i nostri sogni e a volte, si commuovono per noi. A volte diventano tristi…

Uno dei miei spiriti della natura è un Pioppo Bianco, un Guardiano. Sta, immenso, alle porte del Bosco e ama ascoltare le parole degli uomini.

Insieme al Pioppo Bianco, vive il Pioppo Tremulo e il Pioppo Nero. Si racconta che siano collegati ai venti e che le loro foglie parlino.

Il pioppo è una pianta vitale, come le sue foglie che non stanno mai ferme, e tremolando e frusciando sembrano infondere vita all’intero albero: così l’energia vitale dell’universo scorre in noi, influenzando il modo in cui viviamoSpiriti della Natura J. Matthew e W. Worthington

Quando l’uomo riceve questa energia si sente forte, gioioso, e affronta il proprio cammino con determinazione, senza paura.

Ma quando si lascia indebolire dalle situazioni e dalla difficoltà, questa energia lo sovrasta. Il potere della vita lo fa tremare.

Se impariamo a fluire con l’universo, ritroviamo il nostro ritmo naturale per danzare con forza insieme alla vita. Il suo nome celtico è Edahd e significa movimento.

Nella tradizione classica tre alberi equivalgono al triplice aspetto della Dea Luna: Il Pioppo tremulo è la fanciulla, il Pioppo Bianco la Madre, e il Pioppo Nero, l’Anziana.Spiriti della Natura J. Matthew e W. Worthington

I loro volti meravigliosi sono tracciati dal tempo sui loro vecchi tronchi…