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Ogni volta che sento parlare di caccia penso al bellissimo libro di Sepulveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, che racconta la caccia di una tigre, alla quale l’uomo ha ucciso i cuccioli e lei folle di dolore, attacca gli umani.

Il vecchio cacciatore sa che deve uccidere la tigre, perché è diventata troppo pericolosa, ma quando la affronta, è così grande il rispetto per il suo dolore, per la sua potenza. E altrettanto grande sarà il suo dolore quando l’avrà uccisa, da onorare questa morte e l’anima dell’animale.

Ho amato questo libro da subito. Sono contro ogni forma di caccia ma il confronto fra uomo e animale è raccontato con grande rispetto. Con amore. Sono due pari.

Oggi leggo di un cervo inseguito per ore dai cacciatori a cavallo, e dai cani, così stremato e terrorizzato che arriva su una strada di una zona industriale e si lascia cadere, senza ormai più forze. Succede in Francia, ma purtroppo succede ovunque. Si chiama sport, o passione, quello che invece è una crudeltà inutile.
Nell’antichità la caccia era praticata per procurarsi il cibo e chi cacciava aveva rispetto per l’animale che lo sfamava; rispettava e onorava la sua anima, ringraziandolo.
Siete uomini senza onore, voi che con il fucile in mano affrontate per puro divertimento e senza nessun rispetto, un avversario totalmente inerme e disarmato,
Questa volta volta il cervo si è salvato
: un gruppo di animalisti ha impedito che venisse attaccato dai cani e hanno fermato i cacciatori, dandogli il tempo di riprendersi e tornare libero nel bosco.
Come sempre mostriamo solo il bello per denunciare il male delle cose. Non mostreremo i suoi occhi sconfitti e umiliati.

Gli animali selvatici devono essere liberi e ogni forma di caccia deve essere fermata!
Fotografia di Ezio Giuliano

Quando portiamo a passeggio i nostri cani, soprattutto in campagna, li vediamo rotolarsi, zampe all’aria, in alcuni punti del percorso: meglio se sono maleodoranti! Pipì di coniglio, o di qualche animaletto, se vi va bene, oppure meglio non pensarci. Ma per loro è un momento fondamentale di grande gratificazione: rispondono al bisogno atavico e istintivo di fare parte del tutto, assumendone l’odore, per mimetizzarsi nella caccia. Se fate attenzione, quando il cane trova il punto migliore ci si butta, appoggiando prima la spalla, e poi si lascia andare allo strofinamento sulla schiena. Questo perché il punto fra la gola e la spalla è un punto di energia molto importante per l’animale, l’ottavo chakra, detto anche chakra brachiale.

Gli animali si orientano con i sensi, ad esempio l’olfatto, che hanno molto sviluppato rispetto a quello dell’uomo, ma anche con l’energia. Anche gli animali hanno i chakra – ruote energetiche, punti che racchiudono l’energia vitale- e a differenza dell’uomo che ne ha sette principali, e sono simili per posizione, alcuni animali ne hanno otto, come il cane e il gatto appunto. Gli insetti ne hanno 3 al massimo, e in genere hanno un solo chakra che è quello della radice, che li collega istintivamente, alla terra e alla sopravvivenza.

Attraverso i chakra, gli animali ricevono ed emanano l’energia essenziale fra i corpi fisici e sottili; i pensieri e le sensibilità dell’animale filtrano, attraverso essi, al corpo fisico, in cui si trasformano in manifestazioni esterne, come comportamenti atteggiamenti e reazioni alle situazioni.

Attraverso i chakra, gli animali vivono le emozioni.

Come per l’ uomo, quando i chakra sono chiusi e non in equilibrio, per esperienze precedenti, per situazioni negative – ad esempio maltrattamenti – si originano comportamenti inadeguati, stress, aggressività o apatia, che se non vengono trattati, diventano poi malattie.

Il reiki agisce per il riequilibrio e il corretto funzionamento dei chakra, per portare salute e benessere all’animale:

I chakra principali sono:

. chakra della corona, colore rosso

. chakra sacrale, colore arancio

. chakra del plesso solare, colore giallo

. chakra del cuore, colore verde.

. chakra della gola, colore azzurro

. chakra del terzo occhio colore indaco

. chakra della corona, colore viola

Infine l’ottavo chakra, il chakra brachiale: colore bianco. E’ il punto di connessione principale con gli altri chakra, punto di partenza per la guarigione, e centro fondamentale di interazione con l’uomo. Quando volete rassicurare un cane o un gatto spaventato, per creare fiducia in voi, massaggiate dolcemente quella zona per attivarlo.

Gli animali riconoscono il reiki e sono essi stessi che, durante il trattamento mi mostrano dove ne hanno più bisogno, spostandosi con il corpo. Allo stesso modo, sanno come prendere da soli l’energia: quando si fermano improvvisamente in un punto preciso di una stanza, o fuori, in un giardino o in un campo. Riconoscono che quello è un punto energetico e tramite i chakra che hanno sotto le zampe, ricevono l’energia. Oppure strusciandosi per terra, o strofinandosi attorno alle gambe del loro umano, tipico dei gatti- attivano i propri centri energetici e ne hanno immediato benessere.

Sono Reiki Master, Animal Reiki Master e Animal Ascention Reiki .Il Reiki è una pratica energetica che interviene per il benessere dell’animale portando equilibrio e sciogliendo nodi e squilibri emotivi che sono la causa di stress, comportamenti inadeguati, solitudine, e malattie. Per gli animali che hanno subito maltrattamenti, che sono spaventati da ogni cosa, per ambientarsi in una nuova casa, per le malattie. Per gli animali in fase terminale per accompagnarli con dolcezza e armonia al loro viaggio sul ponte. Il reiki agisce anche a distanza e lavora solo per il benessere dell’animale, un benessere che arriva anche al suo umano. Animal REIKI