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Comincia così. Improvvisamente senti che qualcosa non è proprio a posto.

Solo una sensazione. Però presente, come un piccolo fastidio. In realtà pensi che va tutto bene e probabilmente hai tutto quello che ti serve.

Allora cos’è quella strana sensazione, come di disagio? Se ci pensi è come indossare un vestito, che hai portato per tanto tempo ma improvvisamente non ti sta più bene; ti stringe da una parte, ti  tira dall’altra. Ti fa quasi soffocare.

Eppure ti piaceva così tanto… 

Ma  hai quel dolore fastidioso dietro il collo – o al braccio, alla mano,  e non c’è niente che lo faccia passare, nè medicinali, nè massaggi…

Oppure, quelle relazioni che non funzionano mai – perchè sono ancora sola/solo? – Non sapere quale strada prendere, non saper fare delle scelte importanti…

Il nostro inconscio cerca sempre di farci comprendere quando è il momento di cambiare qualcosa nella nostra vita: corpo e psiche sono strettamenti connessi, e se non ascoltiamo il nostro disagio, è il corpo che ci chiede di ascoltare!

Ma cambiare fa paura, guardarsi dentro fa paura. Fa paura affrontare i propri mostri interiori, i propri limiti, e a volte succede che  ci abituiamo così tanto al nostro disagio da farlo diventare quasi consolante.

Il primo passo per affrontare il cambiamento è accogliere la nostra fragilità: noi siamo umanamente fragili e questa è la nostra bellezza ha scritto  lo psichiatra Andreoli, autore di un bellissimo libro che  s’intitola L’uomo di vetro. Partiamo dalle nostre paure, dai nostri dubbi e dalla voglia di migliorarci. 

Ogni piccolo passo, anche quello più  sofferto, è un grande privilegio. 

Nel mio lavoro accompagno le persone a ritrovare il proprio sentiero, a superare i propri limiti e sciogliere i propri blocchi; con l’utilizzo delle fiabe, – aiutano ad affrontare draghi e streghe, a trovare aiutanti magici  – le proprie magiche risorse.

Con la scrittura – meravigliosa pratica catartica – che consente di far uscire il proprio mondo interiore, di fermarsi, anche solo per un attimo e darsi la meravigliosa possibilità, di assistere alla propria vita come spettatori, per ricordare, guardare, sentire e sentirsi. Assaporarsi. E poter poi riscrivere una nuova storia di sè.

Con le tecniche dolci ed  energetiche, come il Reiki – REIKI è una parola giapponese composta da due sillabe REI e KIREI significa “Energia Vitale Universale” KI invece esprime “Energia che scorre nel Corpo” o “Forza Interiore”, che interviene per sciogliere nodi antichi e portare consapevolezza, benessere  e nuovi equilibri.

Un percorso che possiamo fare nell’intimità di una stanza,  nel silenzio immoto del bosco, o anche on line, nella comodità della tua casa.

“Mi sono rivolta a Maria perchè mi sentivo in difficoltà in certi passaggi della mia vita è avevo bisogno di capire di più.
Il progetto intrapreso é un percorso interiore e Maria é un supporto fondamentale, si lavora insieme. Incontro dopo incontro escono sempre più aspetti del mio mondo interiore e riusciamo a mettere sempre più a fuoco la direzione da prendere. Ci sono momenti in cui sembra davvero difficile quasi impossibile..ma poi ad un tratto sembra tutto così chiaro e risolvibile, il cambiamento può avvenire.
È un percorso che consiglio a chi vuole davvero mettersi in gioco e Maria é la persona giusta con cui affrontarlo.” C.A.

A volte questi percorsi si fanno in compagnia di preziosi amici a quattrozampe

Ho conosciuto il Reiki e Maria perché il mio cane non smetteva mai di grattarsi e le avevo provate tutte. Dopo i primi incontri mi sono resa conto che anch’io aveva bisogno del Reiki e insieme a Maria ho scoperto che il problema espresso dalla mia cucciola, era il riflesso, di qualcosa che, invece, io non riuscivo ad esprimere. Maria mi ha spiegato che spesso, tratta l’animale e il beneficio arriva anche al suo umano. ” Laura

Vuoi saperne di più? Scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com

Per scelta non mostro mai foto che riprendono animali sofferenti, perché non voglio dare energia alle cose terribili che succedono ogni giorno. Ma le combatto, mostrando il bello delle cose. A questo voglio dare energia!


Ultimamente sto leggendo notizie di bambini, anche molto piccoli che hanno fatto del male a dei cuccioli di animali perché non gli è stato insegnato che gli animali non sono giocattoli, ma sono vite fragili, che hanno bisogno di rispetto e cure. Questa è una lezione fondamentale che, prima però, devono imparare i grandi, che regalano un animale al loro figlio, e per primi devono imparare che non stanno regalando un gioco, che può essere usato come un pupazzo.


I bambini imparano dall’esempio e dalle regole e sono bravissimi a rispettarle – a differenza dei grandi – una volta che le hanno fatte proprie.
E’ il dovere di noi adulti, insegnare loro, che ogni vita, anche la più piccola, va rispettata.


Crescere un bambino insieme ad un animale è un’esperienza meravigliosa, di grande amore, condivisione e responsabilità.
Un animale è un bambino, che non cresce mai! E come tale, avrà sempre bisogno di cure e attenzioni.


Insegnare il rispetto e l’empatia per i più deboli, è un dovere dei grandi: sarà la base per fare crescere i piccoli cuccioli di uomo, come adulti responsabili e rispettosi, di ogni forma di vita.
Uomini di domani che potranno davvero cambiarlo questo mondo!

Al parco ci sono 3 bambini che prendono una tartaruga dal laghetto, per dargli del pane. La prendono, la tastano. La disturbano.

Emma si avvicina, con lo sdegno così puro e vero che può provare una bimba di 7 anni. “Cosa state facendo? Lasciatela stare non dovete toccarla. Siete matti. Lasciatela stare!”

Andrea 5 anni, quando prende un foglia da un albero, lo ringrazia per il suo dono.

Un bambino di circa 8 anni, riprende la madre perché, oltre alla mascherina, non porta anche i guanti, e lei si arrabbia dicendogli che è paranoico!

I bambini imparano subito, dalle parole ma soprattutto dall’esempio dei grandi, imparano a come rapportarsi con ogni cosa che li circonda, imparano il rispetto delle regole e non dimenticano mai quello che hanno imparato. Sono splendidi Maestri della Vita che ci invitano a guardare il mondo, con i loro occhi, colmo di meraviglia.

I grandi invece, dimenticano subito gli insegnamenti e le lezioni, anche quelle che lasciano il segno. Nel giorni in cui il mondo si è fermato, la natura ci ha mandato un messaggio importante, mostrando il respiro vitale di ogni sua creatura, senza la prevaricazione dell’uomo. Tutti hanno mostrato fotografie, video, hanno commentato. Sterili parole, perché tutto è tornato come prima, anzi peggio.

Insegnare ai bambini, fin da piccoli – famiglia e scuola sono le due agenzie educative primarie e fondamentali, che gli animali sono essere senzienti e meritano rispetto e cura, vuol dire insegnare loro l’empatia, per chi è diverso da loro. Insegnare a rispettare anche il più piccolo degli animali, vuol dire insegnare ad avere rispetto per ogni essere vivente, animale e umano. Vuol dire mettere le basi per far crescere degli adulti che questo mondo potranno cambiarlo per davvero.

Quando tratto una pianta con il Reiki, il suo profumo diventa più intenso: e il loro modi di ringraziare. Quando tratto un animale, mi ringrazia leccandomi la mano, anche se è l’animale più spaventato o sofferente.

Non ci sono speranze per un mondo incapace di essere compassionevole con chi è più debole, o diverso. Un mondo in cui esistono esseri ignobili, capaci di fare del male, assurdo e totale, a chi non può difendersi. Ma siamo ancora in tempo.

Ognuno di noi può fare la propria piccola, immensa parte!

Dicono che in Africa, da qualche parte, gli elefanti hanno un cimitero segreto dove vanno a morire, a liberarsi dei loro corpi grigi raggrinziti, per volare via, finalmente spiriti leggeri.
(Robert McCammon)

Spero che ora, tu e il tuo piccolo siate spiriti liberi e leggeri…

La prima volta che ho fatto una sessione reiki, ero abbastanza scettica, perché credo nella medicina tradizionale e sono una persona con i piedi ben piantati per terra.

Quando ho incontrato Maria, e parlando del mio problema al tallone, lei mi ha consigliato di provare il reiki – sono sincera – ho risposto “va bene” per due motivi: uno perché Maria è una persona che emana grande positività. e secondo perché le ho provate davvero tutte per risolvere il mio problema: da qualche anno soffrivo una tallonite, mai guarita, nonostante sedute di fisioterapia, onde d’urto, infrarossi. Niente da fare, il mio dolore al tallone non passava mai e, nell’ultimo periodo, sembrava peggiorato.

Nel nostro primo incontro ero curiosa: abbiamo parlato, anzi, io ho parlato, e mi sono resa conto che ho cominciato a raccontare cose anche personali, che forse non avrei pensato di raccontare ad un’altra persona che non sia un’amica di vecchia data. Ma mi sono sentita meglio e poi Maria mi ha parlatodi Metamedicina, di come corpo e psiche sono collegati e di come il nostro corpo ci manda messaggi, chiari quanto un dolore continuo, per segnalarci che qualcosa nella nostra vita, non ci fa stare bene.

Maria mi ha spiegato che quando si pratica il Reiki, ognuno può provare sensazioni diverse, o non sentire nulla, ma l’energia agisce lo stesso. L’ho detto, sono scettica, ma quando Maria ha avvicinato le mani al mio tallone, ho sentito un calore fortissimo, e mano a mano che le spostava su altre parti del corpo, ho avuto sensazioni davvero strane. Caldo, poi nulla. Poi Caldo ancora. Ad un certo  punto ho sentito così caldo che pensavo di sudare, ma non era così-

Finita la sessione mi sono sentita subito molto rilassata. E nei giorni successivi sono rimasta in ascolto, di me stessa. Una cosa che non faccio mai, e ho scritto ogni pensiero e ogni sensazione come Maria mi ha chiesto di fare.

Scrivo queste parole, perché sono passati quasi tre mesi, nei quali, con il reiki, ho preso consapevolezza, guidata, ma so che lei preferisce dire “accompagnata” da Maria, di quello che non andava bene nella mia vita, e sto cambiando alcune cose importanti. 

Mi sento molto più sicura di me, tranquilla ed equilibrata. Il dolore al tallone è scomparso quasi del tutto, ma ora so, che se ne andrà completamente! “M.S.

Il Reiki è una pratica energetica che non sostituisce la medicina tradizionale ma può lavorare in sinergia con essa.

Se vuoi avere informazioni sulle sessioni Reiki o vuoi fare un incontro informativo, e un primo incontro di prova, gratuito, scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com

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