La donna camminò in mezzo a loro, poi si fermò e respirò a lungo.
Chiuse gli occhi e si affidò a loro.
Completamente.
Non sapeva nemmeno quanto tempo era passato.
Il sole cominciò a calare lento, e lei era lì, le sue gambe erano radici, il suo respiro sapeva di resina, e le sue mani afferravano il cielo.
Respirò di nuovo. A lungo.
Si chiese sorridendo, come aveva potuto dimenticare di essere stata un albero…
L’albero m’è penetrato nelle mani, La sua linfa m’è ascesa nelle braccia, L’albero m’è cresciuto nel seno – Profondo, I rami spuntano da me come braccia. Sei albero, Sei muschio, Sei violette trascorse dal vento – Creatura – alta tanto – tu sei, E tutto questo è follia al mondo.
(Ezra Pound)