Torno a pubblicare di nuovo, oggi, queste parole, questa piccola storia preziosa.
Oggi più che mai in questi strani giorni. Prendetevi cura del bambino che siete stati. Cammina sempre accanto a voi, basta allungare la mano…
Il bambino Nascosto di Alba Marcoli psicologa clinica, parla di due bambini: quello che sta dietro ogni comportamento e simbolo infantile, e quello che ognuno di noi adulti si porta dentro , proiettandolo spesso, inconsapevolmente , sui bimbi che ci camminano accanto nella vita.
Possiamo scoprire e comprendere il mondo interiore del bambino, entrando in connessione con le nostre stesse emozioni di quando, noi, eravamo, bambini.
La struggente dolcezza di questa fiaba, Il paese delle pagine ferme, ci racconta di come sia difficile, ma necessario, accettare i passaggi, i cambiamenti, le perdite e le difficoltà che incontriamo nel nostro cammino.
Quando non sappiamo andare oltre, e lasciarci alle spalle, voltare pagina, le cose che ci hanno fatto male, ma anche quelle belle, che non vogliamo perdere, anche se non ci appartengono più, la nostra vita si ferma, su quella pagina che rimane bianca, vuota, perché non abbiamo più parole per riempirla.
Riconnettersi con le nostre emozioni infantili, vuol dire aver cura del bambino che siamo stati e vuol dire aver cura del bambino che abbiamo accanto.
https://i2.wp.com/lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2020/05/images-1.jpg?fit=265%2C190&ssl=1190265Mariarosa Venturahttps://lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2018/06/logo-fiabeincostruzione-300x61.pngMariarosa Ventura2021-03-31 02:00:002021-03-31 13:08:48Il paese delle pagine ferme
Un anno fa ho scritto queste parole. Dopo un anno sono ancora più che mai attuali. E necessarie.
Oggi, primo giorno di un nuovo lockdown.
Prendete carta e penna, restate in ascolto di voi stessi. E poi scrivete…
Narrarsi vuol dire concentrarsi sul proprio vissuto; vuol dire entrare in connessione con le risonanze emotive di ogni accadimento personale, fare ordine nelle parole, e ascoltarsi, mettendo ordine nei propri pensieri e ricordi.
Chiunque scrive, testi , racconti , storie, trasmette qualcosa di sé , ma la scrittura autobiografica è uno scrivere quasi onirico, orientato , spesso inconsapevolmente, alla ricerca di quello che ci manca per essere consapevoli e completi .
Per conoscere i propri limiti e le proprie risorse . Per dare la giusta posizione ai ricordi e a certi pensieri che spesso non sappiamo spiegare.
Come fare un puzzle che all’inizio sembra incomprensibile ma mano a mano che si uniscono i pezzi , la figura prende sempre più forma e la riconosciamo.
Perché non basta avere qualcosa da dire o voglia di raccontarlo, affidando i propri pensieri a un foglio di carta o a una pagina elettronica. Scrivere di noi e della nostra vita passata sollecita una maturazione interiore Duccio Demetrio
Primi giorni del nuovo anno e siamo certi che il vecchio 2020 è stato salutato con molta gioia. In alcuni casi con rabbia. Un bisogno collettivo di speranza che forse non ci ha permesso di guardarci dentro, in profondità. Fra tutte le cose, alcune davvero terribili, che questo 2020 ci ha portato, ci sono stati anche grandi insegnamenti. Cambiamenti. Crescita interiore. Forse qualcuno ha compreso che alcune cose non servivano più: atteggiamenti, modi di essere o di pensare. Convinzioni. Paure. Certezze. Persone. Forse qualcuno non l’ha ancora compreso, e l’esercizio di oggi può aiutarlo.
Quelli di oggi, sono piccoli, preziosi passi, per lasciare andare, senza timori. Senza rimpianti. Crescere, cambiare, vuol dire che possiamo liberarci di quello che credevamo indispensabile. Per questo fa così paura…
Ma proprio quest’anno appena passato ci ha dato la possibilità, per chi ha saputo ascoltare, di capire cosa è davvero importante per noi.
Lasciar andare è il tema del nostro 4° passo. Nei giorni scorsi abbiamo lavorato su di noi, un modo per ritrovarci, per imparare ad amarci e a riconoscere i nostri talenti, i nostri punti di forza. A riconoscere che valiamo, e a comprendere quali persone meritano di starci accanto.
Questo passaggio era fondamentale per arrivare oggi, a riconoscere, con serena obiettività, quali sono le cose di noi, carattere, modi di fare, brutte abitudini, che non vogliamo più avere. Volersi bene, vuol dire anche aver voglia di migliorarci, e lasciar andare le cose che non ci aiutano a crescere.
Questo riguarda anche le persone che non fanno bene alla nostra vita. Quelle che invece di arricchirci, ci portano via, tempo, emozioni, energie. Vitalità.
Forse questa sarà la cosa più difficile: i meccanismi contorti per i quali ci sentiamo così legati a chi non ci vuole davvero bene, e ce lo dimostra nei modi più svariati, sono tanti e non è questo il momento per parlarne. Ma noi creiamo la nostra realtà, noi scegliamo ogni giorno, da chi dipendere o con chi, essere liberi. Che tante volte vuol dire essere soli con se’ stessi. Ma stare bene.
Ci serve un foglio bianco, con scritto “quello che lascio andare” ,un gran respiro, e poi, pensiamo a cosa, e a chi, non ci sta rendendo la vita meravigliosa. Se lo facciamo di pancia, potrebbero uscire cose inaspettate. Fidiamoci del nostro istinto…
https://i1.wp.com/lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2021/01/kelly-sikkema-oz_j_fxkvis-unsplash.jpg?fit=698%2C402&ssl=1402698Mariarosa Venturahttps://lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2018/06/logo-fiabeincostruzione-300x61.pngMariarosa Ventura2021-01-05 09:18:012021-01-05 11:31:04Il 4°passo: quello che lascio andare
Piccoli passi, piccole azioni: se li fai ogni giorno, ti portano davvero lontano.
Oggi è il secondo giorno, il secondo passo per iniziare un nuovo cammino nel nuovo anno; ieri abbiamo fatto una check list delle emozioni: chi, e perché, vogliamo portare con noi, in questi nuovi giorni? Ma soprattutto, diciamolo a queste persone, quanto contano per noi…
Oggi ci dedichiamo ad un’altra persona molto importante: noi stessi. Amare gli altri, amare per davvero, è possibile solo quando sappiamo amare noi stessi; quando accogliamo le nostre debolezze ma sappiamo riconoscere i nostri pregi.
Quando sappiamo quanto valiamo, quanto siamo state brave, bravi, a volte, ad uscire da un pasticcio o a risolvere un problema. Quando ce la siamo cavata da soli, quando ci siamo sentiti fieri, anche solo per un attimo, di noi stessi. Quando abbiamo detto quel NO, anche se ci è costato tanta fatica.
Oggi i nostri passi sono tutti nel sentiero che conduce alla nostra anima. E’ un sentiero difficile? Eccome, se lo è. Guardarsi dentro fa così paura. Meglio restare nell’angolino che conosco, che non mi piace, ma che conosco.
Ma oggi no. Oggi prendiamoci 15 minuti, non sono tanti ma saranno preziosi.
Cosa ci serve? Un barattolo, e un po’ di carta per preparare piccoli fogliettini. E poi su ogni foglietto scrivete tutte le volte in cui vi sentite di dirvi GRAZIE per quello che avete fatto. Per ogni volta che ce l’abbiamo fatta.
Per ogni volta che abbiamo pianto ma poi è stato meno difficile. Per ogni volta che non abbiamo chiesto aiuto alla persona sbagliata, e per ogni volta che l’abbiamo chiesto, senza vergogna, a quella giusta. Per tutte le volte che abbiamo pensato a noi stessi, prima degli altri.
Riempiamo quel barattolo di tutto il nostro oro, perché oggi è la nostra giornata, per scoprire o riscoprire tutti i nostri piccoli talenti, il nostro valore, le nostre capacità, che tante volte non sappiamo nemmeno di avere. Sarà bello conservarli nel nostro vaso dell’oro, rileggerli nei momenti più difficili – per ricordarci il nostro colore – e poi aggiungerne di altri.
Oggi è il 2 gennaio. Ogni fine anno ci sono i buoni propositi, nuovi progetti, bilanci più o meno positivi, doni bellissimi, e alcuni che non avremmo voluto proprio ricevere. Ma sono sempre doni. E insegnamenti. Forse più preziosi.
E questo anno appena passato, di insegnamenti ne ha portati davvero tanti. Per chi ha saputo ascoltarli.
Nell’antichità, ritualizzare i passaggi fondamentali della vita dell’uomo è sempre stato un’esigenza, il bisogno di essere supportati, accompagnati; per vincere la paura del cambiamento, del nuovo che arriva e che non conosciamo. I riti sono un archetipo, che ci accompagna da sempre.
Per farci guidare in questo nuovo inizio e accogliere con serenità e consapevolezza il nuovo anno – un anno che parte già carico di grandi aspettative e desideri, ma sappiamo quanto realizzarli, dipenda da noi? – vi propongo 7 passi, da compiere insieme, da oggi, per i prossimi sette giorni.
Un esercizio importante, un rito, da fare ogni inizio d’anno: dopo i giorni di festa, è il momento di fermarsi, raccogliersi. Ascoltarsi.
Perchè 7? Perchè è un numero magico di evoluzione, di crescita e di conoscenza. Il numero magico delle fiabe, dei giorni della settimana, dei pianeti, dei chakra principali.
7 passi, 7 azioni, 7 piccoli riti per prepararci al nuovo anno. Questo è il primo:
“Se incontri qualcuno che ne vale la pena, tienilo stretto”
Quante relazioni possiamo definire vere? Quanto amici, conoscenti, fidanzati, amori, e qualsiasi altra forma abbiano i nostri rapporti, ci arricchiscono?
Il primo passo di oggi è quello di pensare a quali persone nella nostra vita, ne valgono la pena. A quelle che abbiamo vicino – e magari non diciamo mai loro quanto sono importanti.
A quelle che abbiamo, o si sono allontanate, per chissà quale motivo, ma che ci mancano, e non abbiamo il coraggio di andare a cercarle.
A quelle che un po’ temiamo, perché ci mettono sempre davanti a noi stessi, come uno specchio che riflette un’immagine che non ci piace. Ma quanto fa bene guardarsi per davvero!
E invece, quante persone abbiamo vicino che non ci appartengono? Chi ci prosciuga invece di donare, che ci ferisce con le parole, con i gesti o con il finto amore? Chi teniamo vicino per la paura della solitudine, del cambiamento; o per colmare quel vuoto gigante che sentiamo dentro il cuore – un cuore che sicuramente ha qualche buco perché non si riempe mai…
Il nostro primo passo di oggi è scegliere di tenersi stretto chi ne vale davvero la pena, fare una lista dei nomi con accanto il motivo per il quale non vogliamo proprio farli andare via, e poi, dirgli, o dirle, guardandoli negli occhi, perché li vogliamo avere accanto nel nuovo anno.
Mettere su carta le proprie emozioni, e i sentimenti che abbiamo per gli altri è un bellissimo esercizio che ci può riservare delle sorprese: tante volte diamo per scontato i doni di chi abbiamo accanto, e non riusciamo a vederne l’importanza.
Pochi giorni al Natale e la voglia di ritrovarsi, di raccontare ancora storie, di ascoltare parole. Di fare progetti. Di scambiare emozioni. Di scrivere. E anche di farsi gli auguri.
E’ sempre bello incontrare il talento, la voglia di mettersi in gioco, la creatività. La voglia di inventare, anche quando è tanto tardi e la stanchezza si fa sentire.
Grazie di cuore, i cercatori di sogni sono sempre in viaggio, alla ricerca di nuove parole e nuove immagini da raccontare. Appena ne finisce uno, sono già pronti a ripartire.
E’ sempre bello sapere che c’è ancora tanto da sperimentare, da imparare, da scrivere. Ma questo ve lo racconteremo nei giorni nuovi che verranno.
Intanto siamo alla fine di questo anno, così strano, e noi, possiamo scegliere di far diventare questi giorni, colmi di piccoli doni preziosi.
https://i1.wp.com/lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2020/12/jonathan-borba-P3Tc5ZxHowk-unsplash-scaled.jpg?fit=1707%2C2560&ssl=125601707Mariarosa Venturahttps://lastanzadellefiabe.it/wp-content/uploads/2018/06/logo-fiabeincostruzione-300x61.pngMariarosa Ventura2020-12-23 14:04:282020-12-23 14:50:21Progetti, fiabe, emozioni e altre storie
Ti aspetto alla lezione di prova, sabato 3 ottobre!
☁️ #IDRAfactory 2020-2021 ☁️ La scuola di teatro e arti performative della Città di Brescia
🎭 FIABE IN COSTRUZIONE Docente: Mariarosa Ventura 📅Sabato dalle 10:00 alle 13:00 Lezione prova: sabato 3 ottobre alle 10:00 ❗️ PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ❗️ 13 incontri
💪 OBIETTIVI • Fornire le tecniche di scrittura – una cassetta degli attrezzi – per attivare e risvegliare la creatività e la fantasia • Imparare a creare autonomamente storie e fiabe per il proprio lavoro e per scrivere la propria fiaba personale: un lavoro interiore e una pratica meravigliosa per l’anima
🔎 CONTENUTI Esercizi: • Dal mito alle fiabe, gli autori principali • Propp: lo schema e le funzioni delle fiabe • La metafora • Attivare la creatività • Scrittura itinerante nel Bosco dei Folletti • Scrivere, scrivere, scrivere
ℹ️ INFO E ISCRIZIONI 🌎 www.idrafactory.it 📨segreteria@residenzaidra.it 📱 030 291592 – 339 2968449
Nella nostra nuova casa, la Stanza dell’Ascolto, è una stanza davvero speciale. L’abbiamo scelta con grande cura. E’ una stanza grande, grande, se lo desideri, ma può essere anche piccola, calda e accogliente. Siediti sulla nostra vecchia, ma comoda poltrona. E chiudi gli occhi. La stanza diventerà il tuo posto, il luogo dove trovare quiete. Dove i pensieri diventano più lenti. E le parole, facili da dire.
Mi sono rivolta a Maria perché mi sentivo in difficoltà in certi passaggi della mia vita è avevo bisogno di capire di più. Il progetto intrapreso è un percorso interiore e Maria è un supporto fondamentale, si lavora insieme. Incontro dopo incontro escono sempre più aspetti del mio mondo interiore e riusciamo a mettere sempre più a fuoco la direzione da prendere. Ci sono momenti in cui sembra davvero difficile quasi impossibile..ma poi ad un tratto sembra tutto così chiaro e risolvibile, il cambiamento può avvenire. È un percorso che consiglio a chi vuole davvero mettersi in gioco e Maria è la persona giusta con cui affrontarlo. V.T.
A volte il nostro cammino diventa più difficile, il sentiero più tortuoso al punto che diventa complicato proseguire. A volte siamo obbligati a fermarci, perché non sappiamo più che direzione prendere e restiamo confusi, aspettando che qualcosa o qualcuno ci indichi la strada. E cominciamo a sentirci fuori posto, inadeguati.Spaventati. Oppure la vita che abbiamo portato avanti fino ad ora, improvvisamente non ci appartiene più. Cosa è successo? Perché mi sento così disorientato?
Altre volte non riusciamo più a trovare motivazione nel nostro lavoro e diventa davvero difficile elaborare una nuova identità professionale, perché la paura del cambiamento, crea blocchi stagnanti.
Ho imparato, ed insegno che la prima cosa da fare è accogliere il disagio. Noi siamo umanamente fragili ed è anche la nostra bellezza. Accogliamoci e cerchiamo aiuto, senza vergogna, perché le ferite dell’anima hanno bisogno di essere curate.
Nei miei incontri di crescita ed evoluzione personale faccio un primo incontro conoscitivo, senza impegno, e poi, dopo aver scelto insieme il percorso da fare, utilizzo:
percorsi di fiabe, che sono uno strumento meraviglioso di evoluzione, percorsi di scrittura, anche itineranti, che è una pratica di introspezione e catarsi, percorsi di Reiki per armonizzare gli squilibri energetici che sono spesso alla base di problemi fisici ed emotivi. Eseguo questi trattamenti, individuali e di gruppo, anche a distanza.
Ti accompagno per piccolo tratto di strada. Non sempre è un viaggio facile: è necessario incontrare ed affrontare i propri mostri interiori, ma poi la strada si aprirà a una nuova consapevolezza di sé e delle proprie risorse, maggior sicurezza, autostima e fiducia per affrontare il cambiamento, senza paura, e ritrovare armonia e benessere.
Ed ora, siediti, e fermati quanto vuoi. Riposati, per un po’...
Per informazioni, per un colloquio o per fissare una sessione di prova scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com o telefona al 3496501558
“Sei così giovane. Ancora non conosci la ricchezza della memoria. Devi camminare ancora a lungo.
Ma un giorno farai di tutto per tenere legati a te gli infiniti ricordi, fatti di attimi, volti, antiche parole. Quando comincerai a ricordare chi eri, userai l’erba umida del mattino, la fragranza delle spighe dorate, gli steli fragili dei primi fiori, per tenere insieme i tuoi ricordi.
E potrai continuare il tuo cammino, con le immagini della tua vita, che ti svolazzano intorno come un prezioso mantello. E quando sarai davanti a me, le streghe cattive, che difendono la mia anima, si apriranno per farti passare e non assaggerai le loro terribili spine.
Solo così potrai entrare, per continuare il tuo nuovo viaggio, e ricordare, ancora…“
Nell’antichità, gli alberi e gli uomini erano fratelli, e gli alberi erano venerati e protetti, perché magici portali del mondo sotterraneo.
Lì erano custodite le parole sacre che hanno iniziato il mondo e lì riposano ancora, accolte fra le immense radici, in attesa che qualcuno, sfidi l’ignoto per svelarle.
Alberi millenari sono, ancora, silenziosi guardiani, antichi portali, sempre nascosti all’occhio umano. Ma, ora, è giunto il tempo per l’ uomo di ricordare…
REIKI è una parola giapponese composta da due sillabe REI e KI. REI significa “Energia Vitale Universale”KI invece esprime “Energia che scorre nel Corpo” o “Forza Interiore”.
Il Reiki è una disciplina orientale, molto antica ma la pratica orale, unica possibile nell’antichità, ha fatto perdere molte informazioni sui suoi utilizzi. Molti pensano che questa tecnica energetica di riequilibrio e benessere fu usata, per la prima volta in India, da Buddha e poi da Gesù.
Come agisce il Reiki? Attraverso la disciplina e la pratica di canalizzare, ricevere, e trasmettere l’ energia con l’ accostamento delle mani sulle parti del corpo da trattare, con la piena consapevolezza.
Reiki è Energia che aiuta a superare le difficoltà emotive, mentali e fisiche.
Porta, inoltre, a raggiungere livellipiù profondi nella meditazione, riequilibra l’energia vitale e scioglia blocchi emotivi, donando un grande benessere. Aumenta la consapevolezza, l’intuizione, la saggezza e la crescita personale. Consente la connessione con il nostro sé superiore, la nostra parte divina.
Noi stessi siamo energia: se in questo momento ci sfreghiamo le mani forte, forte, e poi le teniamo distanti l’una dall’altra, come se ci fosse in mezzo una sfera, sentiremo la forza dell’energia che abbiamo risvegliato.
Chi pratica Reiki utilizza questa energia universale per canalizzarla, attraverso l’uso delle mani e dei simboli, per trasmetterla e trasmettere i suoi meravigliosi benefici per sé stesso, e per le altre persone.
Come le fiabe, anche il Reiki si è presentato sulla mia strada, per caso, come è successo negli ultimi anni, per tutte le cose che ora sono parte integrante della mia vita, della mia evoluzione, del mio benessere personale e del mio lavoro.
Per questo, nella nostra nuova casa, la Stanza dell’Armonia, che accoglie gli antichi Simboli segreti dei Maestri, è un luogo prezioso di raccoglimento, ascolto e benessere, e la sua porta, che non chiudiamo mai, si apre sul bosco, perché ogni creatura, uomo e animale, possano entrare ogni volta che ne sentono il bisogno.
Sono Reiki Master e Animal Reiki Master perché questa bellissima pratica si può utilizzare, non solo con gli esseri umani ma anche con gli animali e le piante perché l’energia vitale universale appartiene a tutti.
Gli animali sono creature straordinarie, dotate di grande sensibilità e percepiscono chiaramente l’energia dell’universo; Reiki è per loro una meravigliosa terapia alternativa che interviene sui blocchi emotivi, dona benessere, riduce la tensione negli animali ansiosi, le paure e lo stress causato da malattie, che naturalmente solo un veterinario può curare.
Quanto tratto gli animali sono loro che conducono la sessione: spostandosi con il corpo mi mostrano il punto migliore in cui mettere le mani, e sono loro che chiamano l’energia Reiki.
La pratica Reiki con gli animali mi mette in connessione con loro e ogni volta è una bellissima esperienza che mi emoziona e mi arricchisce.
Inoltre molto spesso, il beneficio di Reiki è trasmesso anche al proprietario. I nostri animali, soprattutto cani e gatti, sono il riflesso delle nostre emozioni e si fanno carico dei nostri problemi, delle nostre sindromi, patologie e delle nostre paure. Meravigliosi angeli con la coda…
La pratica a distanza consente di intervenire anche con animali spaventati o aggressivi, senza creare ulteriore stress o disagio.
Ricevo on line o in presenza. Se vuoi avere ulteriori informazioni e per una sessione di prova – puoi scrivere a fiabeincostruzione o chiamare il 3496501558