Un anno fa ho scritto queste parole. Dopo un anno sono ancora più che mai attuali. E necessarie.
Oggi, primo giorno di un nuovo lockdown.
Prendete carta e penna, restate in ascolto di voi stessi. E poi scrivete…
Narrarsi vuol dire concentrarsi sul proprio vissuto; vuol dire entrare in connessione con le risonanze emotive di ogni accadimento personale, fare ordine nelle parole, e ascoltarsi, mettendo ordine nei propri pensieri e ricordi.
Chiunque scrive, testi , racconti , storie, trasmette qualcosa di sé , ma la
scrittura autobiografica è uno scrivere quasi onirico, orientato , spesso inconsapevolmente, alla ricerca di quello che ci manca per essere consapevoli e completi .
Per conoscere i propri limiti e le proprie risorse . Per dare la giusta posizione ai ricordi e a certi pensieri che spesso non sappiamo spiegare.
Come fare un puzzle che all’inizio sembra incomprensibile ma mano a mano che si uniscono i pezzi , la figura prende sempre più forma e la riconosciamo.
Perché non basta avere qualcosa da dire o voglia di raccontarlo, affidando i propri
pensieri a un foglio di carta o a una pagina elettronica. Scrivere di noi e della nostra vita passata sollecita una maturazione interiore
Duccio Demetrio
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