La settimana appena passata ci ha regalato un altro lieto fine. Seguendo un gruppo di ASA (ausiliario socio assistenziale) nel loro percorso formativo e specificatamente per il Team Building, Simona ha riportato nella Casa nel bosco una valigia così colma di racconti da non riuscire a chiuderla.

Il gruppo è stato una fonte inesauribile di condivisione di scoperte, di emozioni, di esperienze, grazie alla qualità umana delle persone partecipanti che si sono messe profondamente in gioco e aperte al cambiamento. L’amore per Simona nei confronti delle partecipanti (tutte donne) è stato ricambiato dagli abbracci ricevuti, uno per ogni partecipante, al termine degli incontri. Perché fare il formatore significa mettersi in gioco in prima persona, trasmettere passione e umanità; in questo caso, a dire il vero e grazie alle ragazze del corso, tutto è avvenuto molto facilmente.

Quando si fanno formazioni sul Team Building non si può prescindere dalle attività del Team Building stesso, anche se molti, purtroppo, anche in questo caso tendono a fare lezioni frontali.

E noi? Cosa abbiamo proposto in questo percorso formativo?

Un’attività diversa per ogni giornata e, ovviamente, la creazione di una fiaba condivisa che è stata anche l’occasione, oltre a sperimentare un’attività di gruppo, di ripercorrere ricordi dell’infanzia e il proprio mondo fantastico passato e presente. Al termine, queste donne che vengono da molte parti del mondo e così ricche di storie speciali, hanno anche raccontato il loro viaggio dell’eroe.

Per la creazione delle fiabe abbiamo usato alcune carte di appoggio, in questo caso si tratta delle Carte del Te di Dario Moretti del Teatro all’improvviso, un mazzo di carte dai disegni molto evocativi, nato per scoprire e conoscere Palazzo Te di Mantova attraverso il gioco.

Sapete già che noi amiamo le fiabe e le utilizziamo in molti modi perché sappiamo che le fiabe sono sempre crescita personale e di gruppo, a questo proposito ri-condividiamo un articolo di Mariarosa del 2017 “La fiaba che insegna il team building

Le fiabe ci accompagnano e insegnano sempre!

E alla fine di ogni corso cosa si fa? Si festeggia!

Così, Simona e le ragazze del corso, hanno deciso di organizzare un “Pic nic” in aula.

Hanno ricordato i picnic dell’infanzia, condiviso cibi e storie dell’identità e della tradizione.

Questi momenti formativi scaldano il cuore e creano nuove storie!

Giornata di fiabe e di focaccia

Tanto tempo fa, quando i bambini e le bambine lamentavano la fame, le mamme raccontavano fiabe e favole. I racconti non saziavano la pancia, ma facevano volare lo spirito e rendevano sopportabile l’attesa del cibo.

Il cibo era un “condimento narrativo” presente in tutte, o quasi, le fiabe e le favole.  Cibi di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Per la Festa della Mamma, noi della Casa nel bosco e le fate della nostra cucina, abbiamo scelto un cibo speciale e molto semplice. Un piatto di una volta che ancora ci accompagna.

LA FOCACCIA! Lo scriviamo tutto in maiuscolo perché a noi la focaccia piace tantissimo e pensiamo sia un cibo perfetto per questa stagione e anche per questa festa.

La focaccia è buona, è saporita, si può fare in tantissime versioni e soprattutto si può decorare a piacimento, magari ricreando la scena di una fiaba con: pomodorini, acciughine, zucchine, cipolle, formaggi. Insomma, aprite il vostro frigo e la vostra dispensa e lasciatevi ispirare dalle fiabe e dalle favole o potete anche sbirciare le Favole da forno di Laura Rizzo – Cucina Mancina.

La focaccia è anche un cibo per l’anima. Ci ristora, ci coccola e ci consola!

Se volete fare un bel regalo alla mamma ecco che, sempre in tema, vi proponiamo il libro La focaccia genovese

Oppure se anche la mamma ama scrivere fiabe, potreste regalarle il nostro minicorso gratuito di creatività e scritture di fiabe.

Ricapitolando:

– sabato comprate un bel libro per la mamma, o scegliete il nostro corso gratuito, e acquistate e gli ingredienti per preparare la focaccia.

-domenica preparate una bella focaccia insieme alla mamma e decoratela come una fiaba. Noi vi proponiamo questa ricetta scoperta su internet che l’autrice ha chiamato La focaccia della mamma. Ci è piaciuta proprio per questo, ma di ricette ce ne sono tantissime e anche molto facili da preparare.

E le fiabe? Le abbiamo dimenticate?

Ma certo che no!

Ovviamente, domenica mattina, pomeriggio e sera, prendetevi del tempo insieme alla mamma per leggere delle belle fiabe che parlino anche di focacce. Potete raccontarvele accoccolati sul divano o anche sdraiati in un prato.

Ecco alcune fiabe e favole che abbiamo raccolto nella nostra Biblioteca e qua e là nel bosco di internet, cercatele! Grazie ai racconti che parlano di focacce abbiamo fatto un bel viaggio e potete farlo anche voi.

La Focaccia fuggita (fiaba norvegese)

Cappuccetto Rosso (più versioni)

Pelle d’asino (di Perrault)

I desideri inutili (di Perrault)

Sbagliare le storie (di Rodari)

Il contadinello (dei fratelli Grimm)

Sgalmaron (fiaba veneta)

Betta Pilusa (fiaba siciliana)

Momotaro (fiaba giapponese)

L’oca d’oro (fratelli Grimm)

Storia di Abu Qir e Abu Sir (fiaba da Le mille e una notte)

Il topo e la gatta (favola inglese)

La focaccia di Varigotti (da www.raccontidipane.com)

Sul sito della Proloco di Recco abbiamo trovato anche “Una leggenda chiamata focaccia col formaggio.”

BUONA FESTA DELLA MAMMA! BUONA FOCACCIA! BUONE FIABE DI FOCACCIA!

E alla fine? Leccatevi le dita!

Un anno nella Stanza delle Fiabe è terminato ma la piccola scuola di scrittura, fiabe e, è ancora colma di parole, di storie, di emozioni. E di nuovi sognatori.

Per me doni preziosi.

Dico sempre che quando si crea una storia, poi, lei vuole essere raccontata. I suoi personaggi vogliono vivere, e chiedono a gran voce di essere narrati. Le storie devono viaggiare!

E i sogni devono essere realizzati. I progetti portati a termine…

Bruna Andruccioli, speciale Cantastorie della Stanza delle Fiabe del primo anno – che ringrazio di cuore per le sue parole – piena di vitalità e passione che ama scrivere e donare storie! Vi racconta il suo percorso e il suo progetto.

Mettetevi comodi, perchè è proprio come ascoltare una fiaba…

ho sempre pensato che i desideri, se li senti forte nel cuore, se ci credi, prima o poi si avverano…”

Avete già disfatto l’albero? E messo via le lucine che illuminano ogni angolo della casa?

Lo sappiamo, quando il Natale finisce, ci si sente sempre un pò tristi. Sembra di impacchettare e mettere via, la magia di quei giorni.

Per questo noi continuiamo a donarvi fiabe, proprio perchè questa magia non finisca! La stanza delle fiabe è colma di storie che vogliono essere raccontate!

Rossana Mazza, che è anche una brava disegnatrice, è la nostra Cantastorie di oggi.

Ecco la sua fiaba… Siete pronti ad ascoltare?

Ancora giorni di festa e magia: poteva mancare una fiaba nel giorno dedicato alla vecchina più amata? Dovete sapere che gli anni passano anche per lei, e gli acciacchi si fanno sentire.

Insomma, anche la Befana comincia ad avere qualche doloretto e nei suoi viaggi notturni può succedere qualche inconveniente!

Oggi la nostra fiaba, parla proprio di lei! Grazie alla Cantastorie della Stanza delle fiabe, una super nonna davvero speciale: Bruna Andruccioli

Mettetivi comodi e buon ascolto!

Anche oggi, lascio la parola a chi sta frequentando la Stanza delle Fiabe.

Attenzione, lei è una scrittrice seriale di fiabe e storie…

Grazie Simona Platè

La stanza delle fiabe è una piccola accademia di scrittura creativa.

Questo è il terzo corso di scrittura di fiabe che seguo con Mariarosa Ventura e sono entusiasta di questa insegnante che riesce a tirar fuori parole ed emozioni e che accompagna i suoi allievi e le sue allieve alla ricerca delle proprie storie e del proprio stile.

La stanza delle fiabe è un percorso completo per rinfrescare gli elementi di questo stile letterario, per approfondire e sperimentare gli ingredienti di una scrittura coinvolgente ed efficace, insomma, per evolvere come scrittori.

Oltre agli incontri con gli altri partecipanti, io ho avuto la fortuna di condividere questo corso con persone speciali, sempre stimolanti, Mariarosa accompagna ogni corsista in un progetto personale, stimola a darsi tempi e obiettivi e a rispettarli.

Gli esercizi e i suggerimenti di lettura fra un incontro e l’altro sono molto importanti e i risultati, quando si seguono le indicazioni di Maria, si vedono.

Consiglio a tutti quelli che vogliono migliorarsi come scrittori, soprattutto di fiabe. “ Simona.

Il nuovo magico viaggio, riparte a breve. Vieni con noi?

Attenti a queste tre, perchè sentirete parlare di loro. Chi sono?

Silvia Svanera, prima classificata al concorso Paese da Fiaba, con la fiaba ‘Ninuzza è il Re Caltagirone,

’Simona Platè, seconda classificata con la fiaba ‘Liù nel mondo degli smarriti’

Rossana Mazza, menzione speciale con la fiaba ‘Elan e lo specchio magico’.

Un trio davvero speciale e non solo perchè sono studentesse della Stanza delle Fiabe , e questo mi riempie di orgoglio e soddisfazione, ma soprattutto perchè sono viaggiatrici sempre pronte a partire per inseguire un sogno, brave scrittrici, pronte a mettersi in gioco per migliorarsi, affrontare sfide, superare limiti, e lavorare. Lavorare tanto!

Scrivere è un lavoro duro, penna e taccuino sono compagni inseparabili, a volte li ami, a volte li odi. Un bagaglio che porti sempre con te, e può essere leggero, come una storia che nasce improvvisa in testa, o pesante, come le parole che non riescono a uscire. Noi siamo avvantaggiate però, il nostro bagaglio è sempre magico, perchè qui, noi, scriviamo fiabe.

Bravissime Silvia, Simona e Rossana!

Ieri 4 settembre abbiamo potuto finalmente svelare le fiabe vincitrici del concorso Paese da Fiaba, organizzato dal Comune di Padenghe sul Garda, con la biblioteca, e in collaborazione con Fiabe in costruzione che ha dato il via, a questo meraviglioso progetto, sei anni fa.

Tante belle sorprese, uno spettacolo unico con il Teatro Telaio, i disegni dei bambini della scuola media , i fantastici lavori dei piccoli alunni della scuola d’infanzia. E poi le fiabe vincitrici, le emozioni, la gioia e qualche lacrime di vera commozione.

La preparazione del pomeriggio da Fiaba, richiede tanto lavoro: prima il lavoro prezioso della giuria, che deve scegliere le fiabe, fra tante belle opere, e poi spiegare perchè ha scelto proprio quella fiaba con le importanti menzioni.

Poi la scelta dei disegni dei bambini per fare la copertina dei libri di ogni fiaba; credetemi non è stato facile, perchè ogni disegno era speciale, come lo è ogni bimbo che lo ha disegnato

Poi la preparazione dei libri: un lavoro che richiede cura e attenzione, perchè stringere il proprio libro fra le mani, e’ la realizzazione di un grande sogno

Poi la preparazione del pomeriggio da Fiaba, perchè sia davvero magico: un lavoro che Federica e Flavia della biblioteca Alda Merini, svolgono con grande cura, supportate dalla amministrazione comunale,

Insomma un grande lavoro che è sempre premiato dalla vostra partecipazione, dal vostro entusiasmo ed emozione.

Ieri la festa e oggi con calma potete leggere i nomi delle vincitrici e delle motivazione che hanno fatto scegliere proprio le loro fiabe, e i i nomi dei bambini che hanno il loro disegno nella copertina di ogni libro.

Quest’anno c’è stata una grande partecipazione, e ringraziamo di cuore ogni partecipante al concorso – già questa è una vittoria – al pomeriggio da Fiaba.

Grazie all’amministrazione comunale che ha reso possibile questo evento.

Grazie a Federica e Flavia della biblioteca Alda Merini, sempre presenti e instancabili.

E un grazie gigante alle colleghe della Giuria, che hanno condiviso passione, lavoro, qualcuno anche notturno, letture ed emozioni. Gabriella Alati, Elena Stefania Pietra, Laura Valente, Simonetta Bettinazzi

Infine un grazie speciale alle insegnanti della scuola d’infanzia Zinelli Perdoni per il magnifico lavoro, vere piccole opere d’arte, realizzate con i loro alunni.

Ecco a voi, i vincitori del Concorso Paese da fiaba:

  • 1° classificata – Ninuzza e il re Caltagirone – Silva Svanera –– menzione di Elena Stefania Pietra
  • Copertina di Giorgia Munaro

Motta Camastra è un piccolo borgo incastonato nella roccia tra L’Etna e Taormina, in terra di Sicilia.

Nella fantasia del lettore la nascita di Ninuzza, profumata di arancia candita e pistacchio, avviene lì, all’interno di una “Panuzzara” (nome vernacolare della noce gigante che ammicca alla “pagnotta”), nei pressi di questo luogo incantato.

Sono i sapori, i colori e gli odori del regno del Re Caltagirone che ci avvolgono e ci accompagnano nel susseguirsi delle avventure della piccola furba Ninuzza e dell’amica Coccinella per sconfiggere i perfidi folletti malvagi.

Mentre la sera incede Ninuzza, vincitrice sui folletti ma sconfortata, fa ritorno al suo mallo rinsecchito che non potrà più nutrirla. Siamo con lei sul dorso della lucciuola che la riconduce a casa, partecipi della strabiliante scoperta del sapore nuovo, secco e croccante del gheriglio di noce.

La fiaba di Ninuzza, con i suoi golosi aggettivi e con la sua scrittura evocativa, ci regala una grande lezione sul potere del cambiamento: sorprendente e inarrestabile come l’evolvere dello stato di maturazione della noce, come il regno del re Caltagirone, come la Natura.

  • 2 classificata – Liù nel mondo degli smarriti –  Simona Platè – menzione di Simonetta Bettinazzi
  • Copertina di Elisa Ferrantino

Attraversare le stanze del castello con la nuvola Alba è come rivedere vecchie fotografie che portano indietro nel tempo e rievocano immagini e situazioni sempre più sbiadite.

Sensazioni inizialmente piacevoli e nostalgiche si trasformano in smarrimento, sconforto e angoscia quando dal profondo del cuore e della mente emergono i pensieri nascosti e smarriti.

Non c’è motivo di liberarli dalla profonda botola della memoria in cui sono racchiusi; la ragione li tiene nascosti, finché una nuvola bianca si accorge del dolore e accompagna le persone nel mondo degli smarriti, il mondo parallelo di coloro “che si sono fatti male, ma non se lo ricordano”.

E quando gli specchi nelle stanze del castello liberano i ricordi, lentamente i pensieri smarriti tornano vivi e limpidi ed evocano gioie, dolori e sentimenti di sfida verso la vita.

Avvolti dalla delicata immaginazione del mondo degli smarriti e dalla soffice fantasia della bianca nuvola, accompagniamo Liù nel viaggio verso l’interno del suo giovane cuore per liberarlo dalle ragnatele dei ricordi tristi e aprirlo alla gioia della vita.

  • Terzo classificata – Lo specchio perduto –  – Lucia Tameni – menzione Mariarosa Ventura
  • Copertina di Clara Vavassori

Una fiaba divertente, che si legge d’un fiato e che porta un messaggio importante: in un paese in cui sono banditi gli specchi, gli uomini non possono più vedere sé stessi, non possono più vedere la propria anima, e possono solo guardare gli altri come se non avessero nessun riflesso.

Uno specchio magico che mostra l’immagine delle proprie emozioni e dei ricordi ad esse legate, come metafora della capacità di saper guardare dentro al proprio cuore per aprirsi al cuore degli altri.

Ogni personaggio è ben caratterizzato, ma ci piace molto Margherina e il suo essere diversa e per questo unica e speciale,  e il cugino Rufus, troppo dolce e simpatico.

  • FIABA SEGNALATA sezione adulti  – Elan e lo specchio magico – Rossana Mazza  – menzione di Laura Valente
  • Copertina di Paolo Loi

Un susseguirsi di scenette fantasiose  e buffi personaggi rapiscono la nostra immaginazione che vola assieme a quelle “sfere iridescenti su binari invisibili” e rimaniamo pure noi, come scrive l’autrice: “sospesi nell’aria specchiandoci in quegli occhi verdi, limpidi e sinceri, riflesso dell’anima”. Una fiaba dai toni allegri e raffinati dove la sincerità, l’amore e i buoni pensieri vincono sul male.

  • 1 classificate giovani autori -Notte della candelora –Mariagiovanna Regina – Menzione Gabriella Alati
  • Copertina di Martina Petrella

“Allora i folletti raccontarono della magia della Candelora ,quando ogni anno nella notte del due febbraio ,loro tre riprendono vita tra gli umani e hanno il compito di portare a termine la loro impresa, scelta dallo specchio del castello, aiutare cioè qualcuno in difficoltà prima del sorgere del sole.”

Questa è la trama della fiaba vincitrice  che ho trovato delicata  ed ironica.

La fiaba ha rispettato i tre elementi scelti quest’anno , scorre velocemente e oltre a raccontare il nostro territorio è piena di spunti interessanti.

Merita a mio ,e a nostro giudizio, pienamente il titolo di vincitrice per la categoria under 18.

Complimenti vivissimi a Mariagiovanna Regina.

Gabriella Alati

SCUOLE

Aurora e lo specchio” 1F -motivazione-  Allegra Donata Bartolinelli – Menzione di Laura Valente

Copertina di Ginevra Martarelli

Ci addentriamo nella fantasiosa foresta di pitosfori nani dove simpatici folletti accompagnano l’umile principessa verso un viaggio salvifico.

L’elemento “sole” riveste un ruolo di primaria importanza verso il successo dell’impresa, non solo per la protagonista della fiaba, ma anche per la giovane autrice che ha saputo illuminare i nostri volti con la sua fantasia ed originalità.

Le prove di Charles – Giorgia Moretti – scuola media padenghe – menzione di Gabriella Alati

Copertina di Daniele Bava

Rainbow city, è un regno magico dove tutto è possibile, anche volare. Dove un giovane panettiere può diventare RE e dove si può imparare che ognuno ha dentro di sé, tutte le risorse che servono per superare ogni problema, senza bisogno di aiuti magici.

Una bella fiaba con un importante messaggio. Brava Giorgia!

John e lo specchio magico – Elisa Rivolti – 1K – menzione di Elena Stefania Pietra

Copertina di Clara Vavassori

John è un simpatico folletto che vive in mondo di pesgole e mandariwi. E’ cresciuto col conforto delle fiabe della mamma, ma, come spesso accade, vorrebbe essere più simile all’amico di cui invidia la bellezza. Il confronto con lo specchio magico però lo porterà a una nuova consapevolezza, a superare le paure e a un nuovo approccio nell’amicizia con l’amico Bach.

Un percorso di scoperta e crescita individuale quello di John che si configura nella miglior tradizione della fiaba.

La carica dei 101 Folletti – Marta Salgarelli – 1D – menzione di Mariarosa Ventura

Copertina di Francesca Maestrini

Conoscete gli UMPI LUMPI? Sono deliziosi folletti che portano cappellini a punta e vestono di azzurro. Sono deliziosi e grazie al coraggio di una piccola Umpi Lumpi vivranno una splendida avventura. Complimenti all’autrice, Marta, che ha saputo raccontare una bella  storia avvincente, divertente, mantenendo intreccio e ritmo  del racconto, come una vera scrittrice. Brava!

Kit e la maledizione da spezzare –

Fiaba scritta dalla classe 5° B della scuola secondaria di primo grado di Padenghe sul Garda, insegnante Luisa Merici

Copertina di Elisa Ferrantino

Avventura nel magico mondo di Follettilandia

Fiaba scritta dalla classe 5 ° A    della scuola secondaria di primo grado di Padenghe sul Garda, insegnante Luisa Merici

Copertina di Bianca Corso

Premiamo con grande soddisfazione queste due fiabe, e il lavoro importante che le ha create. Bravissimi tutti gli alunni della classe 5 A e della classe 5b che hanno unito creatività e fantasia per scrivere queste due belle avventure,   e  bravissima l’insegnante Luisa Merici che li ha guidati. Grazie

“Le avventure di Giuly Ongar – Il regno degli gnomi”. FIABA SEGNALATAmenzione di Simonetta Bettinazzi

Giulia Ongaro 1E

Copertina di Nadine Severino

In un mondo governato dai social, dove la comunicazione è essenziale e concentrata, stupisce e gratifica leggere il racconto di una giovanissima autrice che esprime il desiderio di sperimentarsi attraverso la scrittura, di far sentire la voce della propria interiorità in mezzo al frastuono che ci circonda.

Per questo, al di fuori del concorso letterario, la giuria ha concordato di assegnare una menzione particolare a “Le avventure di Giuly Ongar – Il regno degli gnomi”.

E’ il racconto fantasioso e movimentato di Giuly, che si ritrova all’improvviso in un mondo incantato dove incontra il re Flynn, la regina Winner e tanti altri personaggi che la aiuteranno, attraverso la magia, a sconfiggere il drago di fuoco.

In un alternarsi di realtà e fantasia, di nuovi amici e nemici, di guerre e colpi scena, la giovane autrice è riuscita a trasmettere la forza, la magia e il valore del testo scritto oltreché regalare il piacere della lettura.

Grazie di cuore a tutti. Il viaggio, meraviglioso continua…

Narrarsi vuol dire concentrarsi sul proprio vissuto; vuol dire entrare in connessione con le risonanze emotive di ogni accadimento personale, fare ordine nei pensieri, e ascoltarsi mettendo ordine nei propri pensieri e ricordi.

Chiunque scrive, testi , racconti , storie, trasmette qualcosa di sé , ma la scrittura autobiografica è uno scrivere quasi onirico, orientato , spesso inconsapevolmente, alla ricerca di quello che ci manca per essere consapevoli e
completi .

Per conoscere i propri limiti e le proprie risorse . Per dare la giusta posizione ai ricordi e a certi pensieri che spesso non sappiamo spiegare.

Come fare un puzzle che all’inizio sembra incomprensibile ma mano a mano che si uniscono i pezzi , la figura prende sempre più forma e la riconosciamo.

La prima fiaba che scriviamo è la nostra fiaba, la storia che aspetta da tempo di essere liberata. Di essere raccontata.

Perché non basta avere qualcosa da dire o voglia di raccontarlo, affidando i propri
pensieri a un foglio di carta o a una pagina elettronica. Scrivere di noi e della nostra vita passata sollecita una maturazione interiore
Duccio Demetrio

Scrivere è un viaggio meraviglioso, che possiamo fare insieme. Parti con noi? Scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com

“La Stanza delle Fiabe, piccola scuola di scrittura, fiabe e…” raccontata dalle parole di chi la sta vivendo, giorno per giorno, da mesi, e sta crescendo insieme alle proprie storie che prendono forma e cambiano, svelando sogni e magiche sorprese.

Grazie Sarah!

Mi chiami Sarah, sono di base una figura di supporto per una nota agenzia di viaggi on line e sono una counselor artistico espressiva. Mi occupo dunque di Supporto operativo, amministrativo ed emotivo. Ho a che fare con le persone e con la relazione.
Sono venuta a conoscenza di Mariarosa Ventura e del suo blog “fiabe in costruzione”, grazie al mio blog ospitato anche esso da WordPress.
In un momento di difficoltà, – la cassa integrazione – ho deciso di fare il corso base a distanza “Scriviamo una fiaba?” Mi è piaciuto così tanto per gli spunti e le tecniche ricevute, che ho optato di continuare con il corso annuale che ancora faccio: “Piccola scuola di scrittura fiabe e…” Un corso molto interessante che mi sta facendo immergere al tempo stesso, nella scrittura introspettiva e non solo, che amo; nel mondo delle fiabe e nella crescita personale. 3 aspetti in uno che, Mariarosa con la sua discrezione, la sua pazienza e la sua passione mi sta aiutando (e accompagnando) ad esplorare.
I personaggi che ho descritto e le storie che ho scritto, sono una vera e propria scoperta della piccola e grande Sarah.

Una scuola questa, piccola e allo stesso tempo fatta di grandi sogni. Sono felice di poter contare sul Gruppo che come me affronta da Eroe, i vari percorsi, a volte un po’ tortuosi. Ogni cosa è un esercizio! Va fatto… Per crescere.
Così, vi nvito con il cuore ad affrontare ciò che è in voi, magari scrivendo una fiaba. Vedrete quanta magia risiede in questa piccola Scuola, in chi la dirige e soprattutto in voi.

Lasciatevi incantare. Sarah

Il nuovo, meraviglioso viaggio, inizia a ottobre. Parti con noi?

Per ogni informazione scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com